Deceuninck-QuickStep, Iljo Keisse: “Il modo di correre di Nibali innervosisce Evenepoel. Il forcing del siciliano causa della caduta al Lombardia? Un fatto di corsa”
Iljo Keisse rivela che Vincenzo Nibali ha un modo di correre che innervosisce Remco Evenepoel. In una lunga intervista con Het Laatste Nieuws rilanciata da Wielerflits, il corridore della Deceuninck-QuickStep ha consigliato al giovane compagno di squadra di lasciare il Belgio per poter progredire ulteriormente e poi si è soffermato a parlare dei suoi avversari. In particolare, il corridore belga ha parlato di Vincenzo Nibali, dichiarando che è uno dei corridori che in corsa rende più nervoso Evenepoel, citando anche la caduta del Lombardia, quando il belga era caduto nella discesa del muro di Sormano fatta a tutta dal siciliano (che ovviamente non ha colpe per l’incidente).
“Nibali ha momenti difficili con tutti – ha esordito – E tutti hanno momenti difficili con Nibali. A volte si mette a correre al tuo fianco e comincia a chiacchierare dal nulla, mentre magari il giorno dopo ti passa davanti senza dire nulla. Intimidatorio? Ovvio. Parliamo di un gran corridore, quello che fa, lo consciamente e il suo modo di fare innervosisce Evenepoel“.
Tra le questioni su cui si è soffermato l’esperto pistard anche la caduta a Il Lombardia, nella quale Evenepoel è finito in un burrone per cercare di seguire il ritmo del gruppetto dei big, tirato proprio dal siciliano nella discesa del Sormano. Una situazione in cui chiaramente Nibali non ha colpe di quanto successo, come sottolinea lo stesso Keisse, valutando piuttosto la questione come un errore del suo giovane compagno di squadra: “Il forcing di Nibali ha causato la caduta di Evenepoel al Lombardia? Sì, ma lui lo fa con tutti. Lo ha fatto anche al Giro, non gli si può dire nulla, è la corsa. Evenepoel avrebbe dovuto tenere la sua ruota, più finisci dietro più diventa difficile rientrare”.
Un campione come il siciliano, unanimemente riconosciuto e rispettato in gruppo, ha un carisma e ruolo in gruppo che a volte trascendono anche dalle sue immediate intenzioni, provocando anche reazioni suo malgrado. I timori del giovane prodigio belga nei confronti dello Squalo dello Stretto sarebbero così iniziati nell’agosto del 2019: “La cosa è iniziata al Giro di Germania dello scorso anno. Nibali fece la volata per i punti in una salita e Remco ha perso la maglia. Nibali sa fare questi giochetti. Questo è intimidire”.
Ovviamente, in alcune circostanze dichiarazioni e discussioni possono far parte del gioco (come fu ad esempio al Giro 2019 con Primoz Roglic), così come atteggiamenti in corsa volti a dimostrare condizione e capacità, portando ad azioni volte a mettere in difficoltà l’avversario, ma sempre chiaramente nel rispetto sportivo e umano. Come Vincenzo ha sempre fatto.
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